Per risparmiare ci vuole calma, e piccoli consigli. E’ quanto si deduce dalla guida preparata da Sviluppo economico, Ambiente e Infrastrutture e prevista da una direttiva europea. L’Italia migliora: le emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate nel nostro Paese è già diminuita negli anni 2011-2012.
Si può consumare meno, risparmiare carburante. Inquinare meno. Come farlo è quanto spiega una guida preparata da Sviluppo Economico, Ambiente e Infrastrutture e Trasporti. Piccoli accorgimenti di buon senso. Correzioni.
Prevista dalla direttiva europea 1999/94/CEE, la ‘Guida sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di anidride carbonica delle autovetture 2013’ cataloga le automobili secondo l’impatto che hanno sull’ambiente con una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio (anche ibrida: per il gasolio è una novità di quest’anno). Una menzione speciale è riservata ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano. Sono anche presenti alcuni modelli di auto a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), che vengono evidenziati in un elenco a parte.
Secondo lo studio, tra le automobili a minore impatto ambientale spiccano le Toyota Prius Plug-in (49 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso), Yaris Hybrid (79) e Auris Hsd (84), tra le vetture ibride a benzina. Tra le ibride a gasolio al primo posto c’è invece la Volvo V60 Plug In Hybrid (48 g/km di CO2), seguita da Renault Clio (83) e Twingo (85) equipaggiate con il 1.5 dCi. La Kia Picanto è la meno inquinante delle auto a Gpl e a benzina, mentre la Fiat Panda è la migliore per benzina e metano.
Il resto sono consigli pratici. Per esempio. Quegli automobilisti fermi al semaforo che spingono continuamente l’acceleratore per poi partire a razzo al verde, restando in prima fino a strozzare l’auto, con la radio a alto volume e i finestrini chiusi per poter tenere l’aria condizionata altissima. Ecco, tutto da rifare, tutto sbagliato. Per inquinare meno e risparmiare carburante basterebbe poco. Meno nervosismo anche, forse anche meno fretta.
Tra i primi consigli della guida c’è quello di accelerare con gradualità. Poi di inserire al più presto la marcia superiore. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme. Guidare in modo attento e morbido, evitando frenate brusche e cambi di marcia inutili. E così al contrario. Rallentare gradualmente rilasciando l’acceleratore con la marcia innestata. Spegnere il motore quando si può, ma solo a veicolo fermo.
Poi ci sono saggi controlli da effettuare. Meglio quindi mantenere la pressione di gonfiaggio degli pneumatici entro i valori raccomandati. Togliere portasci o portapacchi subito dopo l’uso, portare nel bagagliaio soltanto gli oggetti indispensabili, non modificare il veicolo con alettoni, spoiler. Usare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario. E il più difficile di tutti: limitare l’uso del climatizzatore. Il condizionatore fa salire i consumi, anche del 25 per cento in certe condizioni. Se il clima lo consente, è meglio aprire i finestrini o l’aerazione interna. Calma, e sangue freddo.
Tra altri suggerimenti la guida ricorda come curare la manutenzione del veicolo eseguendo i controlli e le registrazioni previste dalla casa costruttrice. In particolare, cambiare l’olio al momento giusto e smaltirlo correttamente. Usare gli pneumatici invernali solo nella stagione fredda, perché fanno salire il consumo e producono più rumore.
Quelli contenuti nella guida non sono dati negativi. Provenienti da istituzioni europee (Agenzia europea per l’Ambiente), indicano anzi come la media ponderata delle emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è ulteriormente diminuita negli anni 2011-2012, tanto che già nel 2011 è stato raggiunto l’obiettivo di 130 g/ km fissato come obiettivo dall’Unione Europea per il 2015, e nel 2012, secondo dati provvisori, la media è ulteriormente scesa fino a toccare i 129,9 g/km.
I dati confermano la riduzione continua dei consumi e delle emissioni dei modelli, soprattutto di quelli in versione ecologica, presenti nei listini di quasi tutte le principali Case automobilistiche. Questo è reso evidente anche dall’abbassamento dei valori dei modelli inseriti nella graduatoria dei minori 10 livelli di emissioni, fino al record di 48 grammi di CO2 per chilometro raggiunto dal migliore modello presente nella guida. Anche i livelli di consumo dei migliori modelli tendono a scendere, come dimostra un confronto relativo agli anni 2008-2013.
fonte:Repubblica.it