Ibride È davvero un successo? Se si vanno a leggere i dati sembrerebbero dei numeri modesti, è vero se paragonati ai numeri del mercato generale. Andando a leggere più nel dettaglio i numeri, vediamo che l’aumento è tutt’altro che marginale, anzi segna una tendenza importante nel mercato automobilistico. Infatti, tutte le case costruttrici si stanno adeguando con auto ecologiche. La rincorsa dell’auto a basso impatto ambientale è sicuramente una realtà di cui tenere conto, soprattutto nell’ottica delle flotte aziendali.
Infatti, proprio le auto aziendali sono state e sono le candidate ad essere protagoniste della maggiore diffusione delle auto ibride. Dal nostro osservatorio abbiamo potuto notare che oltre il 60% dei clienti sono aziende e la restante parte sono professionisti e una parte considervole è formata da coloro che scelgono il noleggio a lungo termine privato.
Perchè le auto ibride sono perfette per le flotte aziendali? Tra i criteri di valutazione da parte delle aziende nella scelta di un’auto aziendale, sicuramente c’è il costo d’esercizio, l’economia nell’utilizzo del carburante e l’affidabilità.
Queste prerogative fanno si che le auto ibride siano le preferite, in quanto racchiudono in sè tali caratteristiche.
Ibrida diesel o benzina? L’abbinamento diesel/elettrico sembra essere quello che garantisce i costi di esercizio più ridotti, ma per contro ha il fattore costo.
D’altro canto la forte discesa dei prezzi dei carburanti a cui stiamo assistendo da un mese a questa parte, sta facendo calare in modo sensibile i costi di rifornimento anche delle auto a benzina, che rappresentano la scelta ottimale per chi percorre meno strada (circa 20.000 km/anno). Con vantaggi, per chi opta per il benzina (anche abbinato al motore elettrico), in termini di minore manutenzione. Oggi un’ibrida a benzina è in grado di garantire una percorrenza media compresa tra i 20 e i 25 km/litro, mentre un’ibrida diesel si attesta tra i 25 e i 30 km/litro.
Da quanto sopra scritto possiamo dire che, probabilmente, l’auto ibrida del prossimo futuro è destinata a incrementare il suo successo, sebbene in due distinti segmenti: nel “mercato alto” per l’incremento delle prestazioni (a saldo invariato dei costi d’esercizio), nel “mercato basso” per i notevoli risparmi che questa tecnologia è in grado di garantire.